Penne d'aquila- Il nuovo libro di Susanna Polimanti
Penne d'aquila- Il nuovo libro di Susanna Polimanti
Accogliere l'invito dell'aquila per spingersi oltre l'orizzonte delle vicende umane e sviluppare una nuova prospettiva di vita.
10/10/11 - L'autrice Susanna Polimanti è alla sua terza pubblicazione con il romanzo "Penne d'aquila" edito da Kimerik.
La protagonista di questo romanzo ripercorre il suo cammino di bambina e adolescente, arrivando alla maturità di donna con l'assoluta consapevolezza che ogni evento della nostra vita: gioioso o doloroso, semplice o difficile, apre comunque la porta alla nostra voce interiore che, attraverso intuizioni e percezioni, consente al cuore e all'anima di comunicare con una più profonda coscienza che spinge oltre la logica comune, restituendoci la libertà di essere noi stessi e il dono di evolvere spiritualmente.
La copertina del libro è un'immagine raffigurante il quadro "Aquila" dell'artista Marilena Sutera, dove il volo dell'aquila diviene fonte di ispirazione e si fonde con una nuova spiritualità dell'arte.
" Non avrei potuto scegliere artista migliore- dice Susanna Polimanti- per l'immagine della copertina del mio nuovo libro, sia per l'amicizia che unisce me e Marilena da anni, sia per la sua ispirata e profonda interpretazione di valori quali forza, coraggio, rinnovamento e vittoria della luce sulle tenebre".
I ringraziamenti dell'autrice sono indirizzati ancora una volta alla Casa Editrice Kimerik per averle concesso l'opportunità di pubblicare un'altra sua opera e a tutti coloro che, leggendo il libro, vorranno condividerlo!
TESTO PUBBLICATO DA
Susanna Polimanti
Accogliere l'invito dell'aquila per spingersi oltre l'orizzonte delle vicende umane e sviluppare una nuova prospettiva di vita.
10/10/11 - L'autrice Susanna Polimanti è alla sua terza pubblicazione con il romanzo "Penne d'aquila" edito da Kimerik.
La protagonista di questo romanzo ripercorre il suo cammino di bambina e adolescente, arrivando alla maturità di donna con l'assoluta consapevolezza che ogni evento della nostra vita: gioioso o doloroso, semplice o difficile, apre comunque la porta alla nostra voce interiore che, attraverso intuizioni e percezioni, consente al cuore e all'anima di comunicare con una più profonda coscienza che spinge oltre la logica comune, restituendoci la libertà di essere noi stessi e il dono di evolvere spiritualmente.
La copertina del libro è un'immagine raffigurante il quadro "Aquila" dell'artista Marilena Sutera, dove il volo dell'aquila diviene fonte di ispirazione e si fonde con una nuova spiritualità dell'arte.
" Non avrei potuto scegliere artista migliore- dice Susanna Polimanti- per l'immagine della copertina del mio nuovo libro, sia per l'amicizia che unisce me e Marilena da anni, sia per la sua ispirata e profonda interpretazione di valori quali forza, coraggio, rinnovamento e vittoria della luce sulle tenebre".
I ringraziamenti dell'autrice sono indirizzati ancora una volta alla Casa Editrice Kimerik per averle concesso l'opportunità di pubblicare un'altra sua opera e a tutti coloro che, leggendo il libro, vorranno condividerlo!
TESTO PUBBLICATO DA
Susanna Polimanti
ACQUERELLO SU CARTA
ANGELI CON CORONA
DANZATRICE - 2006
DANZATRICE - 2006 - Tecnica mista su tavola - cm 150 x cm 75 |
lo ammetto, sono sgomento...
mi ospita un fradicio muro
che scola da ogni lesione,
crollerà sul marcio cortile...
le mie mani reggono, vedi,
un dignitoso disegno,
come traversassi un guado
senza torcia o mantile
sperando di non affondare
e in alto le mani tenendo
come se un dono invisibile
avessi da traghettare...
e tu che sei là, tu oltre,
tu altro, voce mediana
che credi al tuo fine,
dimmi se è un bene giungere a te
dimmi se sarò
tuo ospite o tuo prigioniero! ...
intanto questo cancellato sentiero
attraverso con le mani in alto
dalla raccolta “SOSTE AI MARGINI” (2005-2007) di Eugenio De Signoribus
SENZA CONFINE
RACCONTO
L’uomo era l’albero del suo battello
venuto incontro alla secca e ora arenato
chiuso se ne stava nel suo mantello
senza gesti o alti richiami
- vorrei farmi amare da voi -
dichiarò appena udibile rivolto verso terra
per mezzo cerchio girai lo sguardo
da lui a quella parte:
lì non c’èra nessuno
né dune né rocce che potessero
nascondere qualcuno
- è una svista....o forse una visione....-
gli annunciai da fuori della pagina
il battello era intanto finito di fianco
così che egli ora mi stava di fronte
ma mi era oscura la sua immaginazione
perché potessi sapere se mi vedeva ...
comunque parlò
- la tua voce è plurale
ti anima un piccolo popolo di turbati e innocenti
ti anima un piccolo popolo di turbati e innocenti
che da soli arrivano alla tua casa
o da te cercati con te l’attraversano...
perciò io che più in là non posso andare
o da te cercati con te l’attraversano...
perciò io che più in là non posso andare
ugualmente vorrei farmi amare da voi
per esserne parte ...-
per esserne parte ...-
della sua inaspettata presentazione
dalla raccolta “ISTMI E CHIUSE” (1989-1995) di Eugenio De Signoribus
TOTEM 2001-2004
Marilena Sutera, INSTALLAZIONE - Palazzo Vitali Fermo 2001 |
Marilena Sutera,TOTEM - Margutta - 2004 Installazione |
L’artista con uno dei suoi Totem |
“Totem - segnali per gli esseri umani che hanno perso il senso del sacro ma anche documenti di un mito individuale ed universale come la maternità, le sculture incise e dipinte da Marilena Sutera invitano al recupero di una primordialità e di un’immediatezza rituale che va dagli egizi alle civiltà africane.”
Gabriele Simongini, catalogo Premio Vasto 1999
...“In questi anni di fervida attività incisoria, Marilena non abbandona la pittura, ma negli anni successivi riprende con vigore a dipingere, e la sua tavolozza rivela subito il passaggio ad un uso del colore più intenso. Nulla della sua vitalità cromatica si è sperso: Marilena non ha abbassato i toni, ma le sue accensioni sono più calibrate sulla commistione; l’accostamento delle tinte è più raffinato: una nuova eleganza cromatica affluisce in questi dipinti, che si caricano di una più meditata profondità, come se l’esperienza incisoria avesse rappresentato un filtro necessario alla sua crescita di pittrice...”
Iolena Baldini (Berenice), presentazione catalogo mostra personale Comune di Fermo 2001
...“Cara Marilena mi piacciono i tuoi totem, se così posso definirli, certi tuoi dipinti pieni di bravura, ma anche pieni di quella ingenuità che solo i veri artisti posseggono...”
Gianpaolo Berto, presentazione catalogo mostra personale Comune di Fermo 2001
“Ha il nome di una delle città invisibili di Italo Calvino il luogo della memoria che l’artista Marilena Sutera ci mostra: un luogo che si rivela in proiezioni di luce che inondano lo spazio della piccola torre lasciando apparire, a tratti, sfingi alate e impassibili osservatori, incisi sulle pareti di una teca esplosa. In questo luogo, città, contenitore, la Sutera ci invita ad entrare: il passato è traccia inde- lebile che rimane a segnare la pelle...e come sul corpo troviamo ogni momento vissuto così le immagini indugiano sul visitatore invitandolo ad identificarsi in una dimensione collettiva...”
Sandra Di Coste, presentazione della video installazione a Torre Marancia, Roma 2005
“L’esperienza della danza della figura in movimento tra le mura antiche del casale di Malborghetto ha dato vita a questa produzione dove l’immagine sembra venata, trasfigurata dalla consistenza di quelle pietre e di quelle terre.”
Aurelio Gatti presentazione video Danzapittura Roma 2009
PROGETTO “DANZAPITTURA”
Nell’ambito dell’iniziativa “Danza Pittura” promossa
nel 2005 da Federdanza, Aurelio Gatti ha ideato uno
spettacolo in cui Danza, Musica e Pittura si sono
incontrate, fondendosi in un prodotto dal valore altamente
espressivo. L’incontro, secondo l’intento del
regista, è avvenuto “…in uno spazio altro da quelli
consueti per lo spettacolo o la mostra, un luogo in cui
la funzione non lo condizionasse…” (Aurelio Gatti).
Non un teatro, dunque, o una galleria, ma un Museo
Archeologico, in questo caso il Museo Archeologico di
Malborghetto a Roma.
Il regista ha immaginato un’interazione tra recitazione,
musica, ballerina ed opere dipinte all’interno di una
danza appassionata, profondamente toccante,”…una
installazione, secondo Aurelio Gatti, “dedicata” ad uno
spazio straordinario che ci ha permesso di immaginare
oltre i linguaggi.”
Nel 2009 MDA Produzioni Danza pubblica nel suo sito
un video in cui appaiono le coreografie di Malborghetto
alternarsi, susseguirsi, prolungarsi nelle opere della
Sutera, in gran parte ispirate da quella stessa danza.
“L’esperienza della danza della figura in movimento tra
le mura antiche di Malborghetto ha dato vita a questa
produzione dove l’immagine sembra venata e trasfigurata
dalla consistenza di quelle pietre e di quelle terre”.
(Aurelio Gatti)
Momenti dello spettacolo teatrale “CORPO SENSIBILE - DINAMICHE PITTORICO COREOGRAFICHE”
al Museo Archeologico di Malborghetto a Roma
“DANZAPITTURA” PROJECT
Inside the project “Danza Pittura”,
promoted by “Federdanza” in 2005,
Aurelio Gatti conceived a performance
where Dance, Music and Painting met
and intermingled to create a highly
expressive outcome. The meeting, in
line with the director’s design, was
held “... in a space different from the
customary ones appointed for performances
or exhibitions, a place where
function would not affect it ...” (Aurelio
Gatti). Not a theatre or an artgallery,
but, in our case, in the Archeological
Museum of Malborghetto near
Rome.The director imagined an
interaction between music, acting,
dancer and paintings inside a passionate
and deeply touching dance, “an
installation,according to Aurelio Gatti,
“dedicated” to an extraordinary place
where our imagination could soar
beyond languages”. In 2009 MDA
Produzioni Danza published a video in
its webside where Gatti’s choreographies
alternate, follow one another and
extend into Sutera’s paintings, most of
which were inspired by the dance itself.
(Aurelio Gatti)
DALLO SPETTACOLO “CORPO SENSIBILE - DINAMICHE PITTORICO COREOGRAFICHE” Testo tratto da “Itaca ed oltre” di Claudio Magris
…“La vita alienata è stata privata di fini che realmente la giustifichino…in luogo di un fine ultimo è subentrata una miriade di obiettivi momentanei e parziali, che si susseguono l’un l’altro senza sosta e senza prendere fiato, come nella catena di montaggio di un’immane produzione, sacrificando e bruciando ogni attimo a quello che gli succede, per raggiungere uno scopo meramente pratico ed ignaro di valori, che non illumina perciò – né a ritroso, nella memoria, né in avanti, nell’attesa – la strada che è necessario percorrere per raggiungerlo… Il presente, per bastare a se stesso, deve poggiare su dei valori, ma il pulviscolo di scopi ed obblighi convenzionali con i quali l’organizzazione sociale bersaglia l’individuo, offusca e vela questi valori, quando non li distrugge: impedisce al pensiero di soffermarsi sull’essenziale e lo incalza in una corsa affannosa, che lo distoglie da ciò che esso ama o vorrebbe amare…”
ISTALLAZIONE SCENOGRAFICA PER LO SPETTACOLO “CORPO SENSIBILE - DINAMICHE PITTORICO COREOGRAFICHE” |
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