PREMIO SALVI 2016

PREMIO SALVI 66 esima RASSEGNA INTERNAZIONALE D'ARTE - 
COMUNE DI SASSOFERRATO (AN) 2016.









PREMIO SALVI 2016

PREMIO SALVI 66 esima RASSEGNA INTERNAZIONALE D'ARTE - 
COMUNE DI SASSOFERRATO (AN) 2016.




FUORI CENTRO


ALVEARE MILANO
Via della Ferrera, 8 .- 20142 Milano


Giovedì 5 maggio 2016 ore 18.30
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
che dura fino al 29 maggio 2016

“FUORI CENTRO”
Mostra personale di Marilena Sutera
a cura di LeoNilde Carabba







“Mi contraddico, ebbene sì mi contraddico,
contengo moltitudini.”

Walt Whitman

“Le grandi doti paradossali sono, principalmente, essere saggia
e acquisire di continuo nuovi insegnamenti; essere ricolma di spontaneità
e affidabilità; essere selvaggiamente creativa e risoluta;
essere audace e accorta; proteggere la tradizione ed essere originale.....
Se sei interessata a queste divine contraddizioni,
sei interessata anche all'archetipo misterioso e irresistibile
della donna saggia di cui la grande madre
è una rappresentazione simbolica......
Il fondamento della <grandezza> contrapposto alla
<mera ordinarietà> è spesso conquistato... attraverso
crolli e ferite devastanti, slanci dello spirito, svolte sbagliate
ed eccitanti nuove partenze subiti precocemente in gioventù,
nella mezza o nella tarda età.”


Clarissa Pinkola Estés - La danza delle grandi madri


Il mio incontro con Marilena è avvenuto sotto la protezione di Ildegarda
e quindi è magico. Marilena è un artista consapevole, sa cosa fa e perché.

Non è da tutti. Lascio parlare lei: “Sto percorrendo   questi anni della mia vita con un gran desiderio di prendere tutto, non lasciare nulla dietro le mie spalle, con  la consapevolezza che sia quasi un dovere godere dell’energia vitale che tiene al mondo noi e tutto ciò che vive intorno a noi.  Ildegarda da Bingen dà un nome a questa energia vitale , la chiama  “viriditas” e nel suo pensiero è fondamentale,  il concetto della “ corrispondenza” tra Dio e Natura, tra uomo e mondo:”….come il soffio dell’anima tiene insieme il corpo con fermezza, così i venti più forti animano quelli sottomessi…”,”… come l’acqua irriga la terra così l’anima penetra in tutto il  corpo..” (Liber Divinorum Operum). L’uomo e tutta la natura che lo circonda  si corrispondono perché uniti e animati dalla stessa forza vitale, la viriditas.”

“FUORI CENTRO” è un paradosso, bisogna essere centrati per permettersi
di essere fuori centro. Amo l'arcaicità moderna di Marilena. Un paradosso,
appunto. In questo punto instabile che è nello stesso tempo qui e ora e altrove
c'è una Poesia che sconfina i generi. Marilena spazia, con grande libertà, in
diversi generi. Acquerello, garze, foglia d'oro, acquaforte, serigrafia e sempre
l'immaginario vince sul reale, che però è presente ed anche il doppio è lì a
farci riflettere sullo stato della nostra mente – sul nostro sentire con tutti i
pori aperti. La metafisica qui è concreta, vitale e chiede il perché del nostro essere qui – del nostro essere incarnati – del significato, dei significati.

L'idea contemplata si fa carne, materia vivente, icona sacra fuori da ogni schema e/o dogma. L'unica certezza è che siamo in cammino qui è ora e lei
nel cammino non è sola, perché non è solo artista, è anche madre, o meglio
Madre. Qui di nuovo faccio parlare lei: “ Nell’ultima opera , “Intera”, ho fatto una forma unica, centrale appunto, sono io ma non sono da sola, ho i miei due figli accanto. Io divento intera solo con loro, inglobati dentro di me. Vorrei essere al centro insieme a loro. Non potrei trovare il mio centro senza di loro. E’ normale per una madre. La figura, in apparenza  un corpo unico con tre teste, è circondata dal cielo. Il cielo è Uranos, il padre, colui che feconda Gea, la terra, e genera la prole.”

Marilena scende nell'inconscio collettivo a cercare sé  stessa e risale con frammenti di bellezze arcane e fiori e frutti che sono di questa realtà, ma anche di altre più sottili e più eteree. E nell'incontro tra le varie parti di sé aiuta chi guarda i suoi quadri con attenzione vigile ad incontrare sé stesso e questo è un dono che nasce dalla capacità di darsi quasi senza pudore e così la Carne - la Luce ed il Buio si incontrano in una Danza senza confini.