LEVITAZIONE

LEVITAZIONE - 2010 - Tecnica mista su tavola - cm 110 x 100 
Marilena Sutera   

ACQUERELLO SU CARTA

CARIATIDE DEL CIELO - 2009 - Acquerello e collage su cartone - cm 30 x 21    

INCORONAZIONE TRA DUE MONDI - 2009 - Acquerello e collage su cartone - cm 38 x 27    

IL TESORO IMPROVVISO - 2009 - Acquerello e collage su cartone - cm 32 x 26    
Marilena Sutera

ANGELI CON CORONA

ANGELI CON CORONA - 2008 - Tecnica mista su tavola - cm 36 x cm 48    

ANGELO CON CORONA - 2008 - Tecnica mista su tavola - cm 38 x cm 45    
Marilena Sutera

DANZATRICE - 2006

DANZATRICE - 2006 - Tecnica mista su tavola - cm 150 x cm 75 
LO AMMETTO, SONO SGOMENTO


lo ammetto, sono sgomento...
mi ospita un fradicio muro
che scola da ogni lesione,
crollerà sul marcio cortile...


le mie mani reggono, vedi,
un dignitoso disegno,
come traversassi un guado
senza torcia o mantile


sperando di non affondare
e in alto le mani tenendo
come se un dono invisibile
avessi da traghettare...


e tu che sei là, tu oltre,
tu altro, voce mediana
che credi al tuo fine,
dimmi se è un bene giungere a te



dimmi se sarò
tuo ospite o tuo prigioniero! ...

intanto questo cancellato sentiero
attraverso con le mani in alto 


dalla raccolta “SOSTE AI MARGINI” (2005-2007) di Eugenio De Signoribus    

SENZA CONFINE



SENZA CONFINE - 2010 - Tecnica mista su tavola - cm 85 x 49 

RACCONTO


L’uomo era l’albero del suo battello 
venuto incontro alla secca e ora arenato
chiuso se ne stava nel suo mantello
senza gesti o alti richiami
- vorrei farmi amare da voi -
dichiarò appena udibile rivolto verso terra


per mezzo cerchio girai lo sguardo
da lui a quella parte:
lì non c’èra nessuno
né dune né rocce che potessero

nascondere qualcuno

- è una svista....o forse una visione....-
gli annunciai da fuori della pagina

il battello era intanto finito di fianco
così che egli ora mi stava di fronte
ma mi era oscura la sua immaginazione

perché potessi sapere se mi vedeva ... 

comunque parlò
- la tua voce è plurale
ti anima un piccolo popolo di turbati e innocenti
che da soli arrivano alla tua casa
o da te cercati con te l’attraversano...
perciò io che più in là non posso andare
ugualmente vorrei farmi amare da voi
per esserne parte ...-

questa è la fedele pagina
della sua inaspettata presentazione 
  
dalla raccolta “ISTMI E CHIUSE” (1989-1995) di Eugenio De Signoribus  
   

TOTEM 2001-2004

Marilena Sutera, INSTALLAZIONE - Palazzo Vitali Fermo 2001 
Marilena Sutera,TOTEM - Margutta - 2004 Installazione    

L’artista con uno dei suoi Totem

“Totem - segnali per gli esseri umani che hanno perso il senso del sacro ma anche documenti di un mito individuale ed universale come la maternità, le sculture incise e dipinte da Marilena Sutera invitano al recupero di una primordialità e di un’immediatezza rituale che va dagli egizi alle civiltà africane.”
Gabriele Simongini, catalogo Premio Vasto 1999


...“In questi anni di fervida attività incisoria, Marilena non abbandona la pittura, ma negli anni successivi riprende con vigore a dipingere, e la sua tavolozza rivela subito il passaggio ad un uso del colore più intenso. Nulla della sua vitalità cromatica si è sperso: Marilena non ha abbassato i toni, ma le sue accensioni sono più calibrate sulla commistione; l’accostamento delle tinte è più raffinato: una nuova eleganza cromatica affluisce in questi dipinti, che si caricano di una più meditata profondità, come se l’esperienza incisoria avesse rappresentato un filtro necessario alla sua crescita di pittrice...”
Iolena Baldini (Berenice), presentazione catalogo mostra personale Comune di Fermo 2001

...“Cara Marilena mi piacciono i tuoi totem, se così posso definirli, certi tuoi dipinti pieni di bravura, ma anche pieni di quella ingenuità che solo i veri artisti posseggono...”
Gianpaolo Berto, presentazione catalogo mostra personale Comune di Fermo 2001
“Ha il nome di una delle città invisibili di Italo Calvino il luogo della memoria che l’artista Marilena Sutera ci mostra: un luogo che si rivela in proiezioni di luce che inondano lo spazio della piccola torre lasciando apparire, a tratti, sfingi alate e impassibili osservatori, incisi sulle pareti di una teca esplosa. In questo luogo, città, contenitore, la Sutera ci invita ad entrare: il passato è traccia inde- lebile che rimane a segnare la pelle...e come sul corpo troviamo ogni momento vissuto così le immagini indugiano sul visitatore invitandolo ad identificarsi in una dimensione collettiva...”
Sandra Di Coste, presentazione della video installazione a Torre Marancia, Roma 2005

“L’esperienza della danza della figura in movimento tra le mura antiche del casale di Malborghetto ha dato vita a questa produzione dove l’immagine sembra venata, trasfigurata dalla consistenza di quelle pietre e di quelle terre.”
Aurelio Gatti presentazione video Danzapittura Roma 2009